08 Feb Labrador per ciechi: tutto ciò che c’è da sapere su questi cani guida
Il cane è uno dei primi animali che è stato addomesticato dall’uomo. Lo dimostrano le numerose incisioni rupestri risalenti al Neolitico, quindi ad oltre 10 mila anni fa. Si tratta di un animale che riesce ad instaurare un forte legame con i padroni e che può essere d’aiuto per tantissime cose.
Se un tempo veniva principalmente utilizzato dall’uomo per procacciarsi il cibo più facilmente, al giorno d’oggi ci sono diversi scopi per cui un cane viene addomesticato. Uno di questi è sicuramente il ruolo di cane guida. Come ad esempio il labrador per ciechi.
Un cane può essere addestrato e ricoprire un ruolo estremamente importante per le persone non vedenti, le quali possono utilizzare questo particolare cane per vivere in maniera molto più autonoma e sicura, sia in casa che fuori. Ma come si addestra un cane guida e soprattutto, quali razze sono maggiormente indicate per diventare cani guida? Vediamo nel dettaglio.
Cani guida: i labrador per ciechi tra le razze migliori
I labrador per ciechi vengono addestrati in centri specifici, sparsi un po’ in tutta Italia. Di solito, questi centri sono gestiti da associazioni ONLUS, le quali poi forniscono ai non vedenti un cane guida in maniera totalmente gratuita, in comodato d’uso. Va da sé che l’addestramento non è gratuito, ma si aggira attorno ai 20-25 mila euro: l’animale, infatti, necessita di un addestramento molto particolare fin dalle prime settimane di vita.
Visti i costi alti per l’addestramento, spesso risulta difficile riuscire a soddisfare la richiesta, e molte persone non vedenti, che ne avrebbero diritto, rimangono senza cane guida.
Come detto, non tutte le razze sono particolarmente adatte a diventare dei cani guida. Di solito si parla di Golden Retriever, Pastori tedeschi e soprattutto Labrador. Sono delle razze che si distinguono per un senso dell’orientamento molto sviluppato e perché son tendenzialmente più attente, pazienti e pacifiche di altre.
Il Labrador per ciechi sarà un cane capace di seguire la persona non vedente per tutta la vita, cercando di diventare una spalla determinante, affinché possa vivere un’esistenza quanto più ordinaria possibile. L’animale, quando viene selezionato, deve rispettare alcune caratteristiche peculiari, sia sotto l’aspetto fisico che sotto l’aspetto caratteriale: solo alcuni esemplari, quindi, vengono ritenuti idonei a proseguire l’addestramento per diventare un cane guida. Spesso si predilige la femmina, anche se non è una regola precisa e di solito l’esemplare viene sterilizzato.
Come vengono addestrati i Labrador per ciechi
Addestrare labrador per ciechi non è semplice. In seguito alla nostra esperienza, ecco alcuni suggerimenti che potrebbero esserti molto utili.
Le famiglie affidatarie
Prima dell’addestramento, come abbiamo già anticipato, la scuola che si occupa di trasformare il Labrador in un cane guida per ciechi effettua una rigorosa selezione tra i vari cuccioli: questi devono essere perfetti, sia per quanto riguarda un discorso genetico che, come detto, sotto l’aspetto fisico e caratteriale. Non è affatto una cosa facile.
Solitamente, i cuccioli vengono affidati a delle vere e proprie famiglie affidatarie, le quali si dedicheranno allo svezzamento degli animali e li terranno con sé fino ad un anno di età circa. Questa fase è importante perché consente al cane di comprendere come vivere in una famiglia e in una casa, con tutte le abitudini quotidiane che ne conseguono: riuscirà a riconoscere i componenti della famiglia; a capire come si vive in un’abitazione, conoscerne suoni, odori e quant’altro. Servirà anche come insegnamento per il primo impatto con estranei e col mondo esterno.
Le persone della famiglia affidataria cercheranno di dare al labrador per ciechi un ambiente accogliente in cui vivere e di offrire i primi insegnamenti comportamentali di base, legati all’obbedienza e alla socialità. Spesso e volentieri è possibile che vengano effettuati dei controlli da parte del centro affidatario per controllare la corretta crescita dell’animale.
Tutte le spese per la crescita dei cuccioli, ricordiamo, sono sostenute dall’associazione, ecco perché c’è tutto l’interessa affinché il lavoro di accoglienza e crescita dell’animale sia svolto in maniera ottimale.
Scuola di addestramento
Una volta giunto all’anno, circa di età, il cane viene poi assegnato alla scuola di addestramento: questa fase dura circa sei o sette mesi, difatti è un discorso abbastanza soggettivo. In questo centro particolare d’addestramento, il cane si confronterà con degli addestratori specializzati e capirà, pian piano, come effettuare una passeggiata corretta: nella fattispecie, imparerà ad evitare tutti gli ostacoli presenti sulla sua strada e a comportarsi correttamente.
Se pensate che per questo addestramento vengano utilizzati metodi legati alla forza fisica, vi sbagliate. Questi, in realtà, si basano sui cosiddetti “rinforzi”, che possono essere positivi o negativi. Quelli positivi vengono ricambiati con un premio, quelli negativi, invece, non vengono ricambiati con nulla.
È impressionante quanto il cane guida riuscirà a fare successivamente: basti pensare che dopo l’addestramento sarà capace di comprendere oltre una trentina di comandi, in maniera tale da poter “guidare” al meglio il padrone per strada, tra i vari ostacoli presenti.
Tra le cose principali che vengono insegnate risiede proprio l’orientamento rispetto a tutto ciò che circonda animale e padrone: il cane riesce a distinguere la destra dalla sinistra, persino a segnalare al padrone non vedente eventuali ostacoli e come aggirarli. Persino gli attraversamenti pedonali, le porte e le scale sono riconosciuti dal cane che li segnala al padrone.
Una delle cose che forse non tutti sanno è che quando il labrador per ciechi indossa il cosiddetto “maniglione”, allora si comporterà da tale, mentre se indossa il guinzaglio normale, sarà un cane come tutti gli altri e potrà comportarsi come meglio crede.
Alla fine dell’addestramento, le capacità del cane guida vengono testate per comprendere se è pronto ad essere affidato ad una persona non vedente.
Cosa evitare di fronte ad un labrador per ciechi
Sebbene si tratti di un animale comunque addestrato in maniera particolare, questo non sarà impassibile ad eventuali impulsi. Proprio per questo motivo andrebbe evitato chiamare il cane se lo si vede per strada: quest’ultimo potrebbe distrarsi e far cadere o sbattere il proprio padrone. Evitate, quindi, di fare dei gesti o dei suoni che possano richiamare l’attenzione dell’animale mentre sta svolgendo la sua attività di guida.